Ipertensione arteriosa: come riconoscerla e come procedere

Ipertensione arteriosa: come riconoscerla e come procedere

L’ipertensione arteriosa è una patologia molto diffusa, in Italia ne soffre il 34% degli over 30 come dichiarato dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità.  

A peggiorare questo dato statistico c’è la consapevolezza che quasi la metà delle persone affette non sono attualmente consapevoli della propria condizione, per questo viene anche chiamata il Killer silenzioso.

Ma cosa si intende esattamente e come si manifesta l’ipertensione arteriosa?

È una patologia diffusissima che colpisce un adulto su 3 in tutto il mondo e si calcola che il numero di persone che convivono con l’ipertensione (cioè con una pressione sanguigna pari o superiore a 140/90 mmHg) o che assumono farmaci per l’ipertensione è raddoppiato tra il 1990 e il 2019, passando nel giro di 20 anni da 650 milioni a 1,3 miliardi.  

Spesso i sintomi sono generici come mal di testa soprattutto al mattino, capogiri, palpitazioni, ronzii nelle orecchie (acufeni, tinniti), perdita di sangue dal naso (epistassi), disturbi della vista (visione nera, o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi) anche se nella maggior parte dei casi, specialmente al suo esordio, può essere anche del tutto asintomatica.

 

Poliambulatorio Sinergo - Ipertensione Arteriosa - horiz

Quali sono le principali cause dell’ipertensione arteriosa?

L’ipertensione, è causata da una predisposizione individuale, pertanto se i tuoi genitori soffrono di ipertensione soprattutto se comparsa in età relativamente giovane, non perdere altro tempo, prenota una visita cardiologica.  

Un ruolo importante hanno poi i fattori ambientali e sociali come il sovrappeso o l’obesità, una dieta caratterizzata da eccessivo utilizzo di sodio e inadeguato apporto di potassio, il consumo di alcol, il fumo e la scarsa attività fisica.  

Su questi fattori di rischio modificabili possiamo e dobbiamo agire per prevenire l’insorgenza dell’ipertensione arteriosa e/o dei danni vascolari ad essa correlati. 

Prendi per esempio l’abitudine al fumo, spesso ci giustifichiamo pensando che  una sigaretta ogni tanto non abbia effetti collaterali, ebbene si calcola che l’effetto ipertensivo di una singola sigaretta si prolunghi per oltre 15 minuti e se si smette di fumare, indipendentemente da quanto tempo si è stati fumatori, il guadagno in termini di “anni liberi da eventi cardiovascolari” è significativo per tutte le fasce di età.  

Più recentemente sono emersi altri fattori di rischio per l’ipertensione, meno noti, ma non per questo meno importanti, come ad esempio l’esposizione al rumore ambientale e la qualità del sonno: il rumore notturno causa, infatti, alterazioni della qualità e della quantità del sonno e questo può determinare un aumento del rischio di ipertensione arteriosa.

 

Che fare quindi?

L’ipertensione arteriosa rappresenta il fattore di rischio cardiovascolare più comune. Nonostante sia stato ampiamente dimostrato che un efficace controllo dei valori della pressione riduca l’incidenza dei principali eventi cardiovascolari (infarto miocardico, ictus, insufficienza cardiaca), la diagnosi, il trattamento e il controllo della pressione arteriosa non hanno ancora raggiunto livelli ottimali. 

Per prima cosa andrà diagnostica e non sempre la misurazione domiciliale risulta accurata e permette di avere dati precisi, per questo appare necessario talvolta eseguire esami più accurati come il monitoraggio pressorio delle 24ore che permetterà di eliminare quei fattori confondenti come l’ipertensione da camice bianco e stress momentanei. 

Tutte queste condizioni andranno valutate ed elaborate da un cardiologo, che associandole ad ulteriori esami strumentali e valutazioni cliniche, potrà fare la corretta diagnosi e guidarti nel giusto percorso terapeutico e di modificazione dello stile di vita per ottenere una ottimizzazione della tua salute. Presso il nostro Poliambulatorio a Messina potrai prenotare una visita con il dottor Santo Arcidiaco, esperto cardiologo, che saprà guidarti verso il tuo percorso di cura.